la nostra storia – come nacque l’Olimpia 2004

Come nacque l’Olimpia 2004

(di Giampiero Leonardi)

Roma, settembre 2004

Come a settembre di ogni anno ci ritrovammo al Paolo Rosi, dopo le vacanze estive, per riprendere gli allenamenti e per programmare la stagione che andava ad iniziare.

Eravamo un gruppo di amici a cui piaceva correre e sudare insieme, anche se iscritti a società diverse.
Ma quel settembre del 2004 non era come tutti gli altri. Tutti noi avevamo negli occhi l’arrivo da vincitore di Stefano Baldini nello stadio olimpico di Atene, un italiano, ad Atene, sale nell’Olimpo, nella specialità regina dell’atletica, un’emozione grande. Questa onda emozionale ci rese consapevoli, che un’idea, da tempo presente nei nostri animi, si dovesse realizzare, e realizzare proprio in quel momento.

Qualche sera dopo, in una pizzeria di Piazza Istria, dove si diedero appuntamento i 9 soci fondatori, nacque l’OLIMPIA 2004.
Quali erano le caratteristiche che dovevano contraddistinguere l’OLIMPIA 2004 dalle altre?

• Una società fatta da atleti e non di “non atleti” che gestiscono la passione degli atleti.
• Una trasparente rendicontazione di tutti i flussi di beni o denaro.
• La condivisione di un’idea di società che non differenzia a nessun livello, tantomeno economico, gli iscritti in funzione del rendimento cronometrico.
• La ricerca della condivisione di appuntamenti sportivi, senza perdere di vista un obiettivo agonistico ed evitando gare “modaiole”.
• L’organizzazione di una gara che avesse un quota tecnica importante, senza badare al ritorno economico.
• L’idea che tutti coloro, che non avessero corso per i nostri stessi colori, fossero sempre avversari ma mai nemici, a cui stringere la mano, se dopo un leale competizione, ci avessero battuti.

Nessuno di noi aveva mai avuto ruoli dirigenziali in altre società prima di allora e sarebbe stato senz’altro più comodo “appoggiarci”  su strutture già affiliate alla FIDAL o affidare tutti gli aspetti burocratici a persone abituate a frequentare Comitati Regionali o uffici federali, ma volevamo a tutti i costi chiamarci OLIMPIA, correre con i colori della Grecia e soprattutto fare nostro un motto che racchiude in sole tre parole, non a caso in latino, ciò che tutti gli atleti OLIMPIA conoscono e condividono:

NIHIL DIFFICILE VOLENTI